Bursaphelenchus xylophilus (Steiner & Bührer) Nickle è il nematode responsabile del deperimento del pino (in inglese Pine Wilt Disease, PWD), una sindrome in grado di portare rapidamente a morte per lo più specie di conifere afferenti al genere Pinus. Rappresenta una seria minaccia non solo a causa della presenza in Europa di vaste superfici forestali formate da piante suscettibili e da condizioni climatiche favorevoli al suo insediamento, ma anche per la sua capacità di diffondersi tramite insetti vettori afferenti al genere Monochamus, di cui alcune specie sono presenti nel territorio dell’Unione.
Bursaphelenchus xylophilus è originario del Nord America ed è stato accidentalmente introdotto in Giappone agli inizi del ‘900 con il trasporto di legname infestato, dove ha determinato danni che hanno assunto in pochi anni le dimensioni di una vera e propria catastrofe ecologica generando la moria di piante afferenti al genere Pinus, rivelatesi estremamente suscettibili all’azione trofica del nematode. A partire dal primo focolaio giapponese, B. xylophilus è stato successivamente segnalato in altri Paesi asiatici. In Europa è stato rinvenuto per la prima volta in Portogallo nel 1999 (sull’isola di Madeira nel 2012) e successivamente in Spagna nel 2011.
Le specie di Monochamus che destano preoccupazione, in quanto vettori noti o possibili di B. xylophilus, si trovano solo nell’emisfero settentrionale e spesso l’areale di diffusione di questi insetti si sovrappone a quello attualmente noto del nematode. In particolare, Monochamus alternatus è il principale vettore in Asia, mentre M. carolinensis e M. scutellatus sono i vettori più importanti in Nord America. In Europa il vettore principale è M. galloprovincialis.
Per maggiori informazioni sulla diffusione di Bursaphelenchus xylophilus visualizza la mappa dell’EPPO.
Per maggiori informazioni sulla diffusione delle principali specie di Monochamus vettrici di B. xylophilus visualizza le mappe dell’EPPO: Monochamus alternatus (clicca qui), M. carolinensis (clicca qui), M. scutellatus (clicca qui) e M. galloprovincialis (clicca qui).
Bursaphelenchus xylophilus è un nematode vermiforme in tutti i suoi stadi di sviluppo con dimensioni massime di circa 1 mm e quindi non visibile ad occhio nudo. I sintomi a carico delle piante associati alle sue infestazioni sono del tutto aspecifici. Tuttavia, dato che il nematode si sviluppa nei canali resiniferi delle piante colpite, una delle prime manifestazioni della sua presenza è la progressiva riduzione della produzione di resina. Altri sintomi sono poi rappresentati da ingiallimento ed avvizzimento degli aghi, disseccamento parziale o totale della chioma ed infine morte della pianta. Va, tuttavia, segnalato che in alcuni casi le piante non manifestano sintomi di avvizzimento.
Sulle piante colpite è possibile osservare l’insetto vettore o i segni della sua presenza (es. fori di sfarfallamento). Gli insetti vettori di B. xylophilus sono coleotteri cerambicidi appartenenti al genere Monochamus. In Italia sono presenti quattro specie: M. saltuarius, M. sartor, M. sutor e M. galloprovincialis; quest’ultima è la specie più comune e considerata il vettore principale del nematode.
Il ciclo biologico di B. xylophilus è strettamente legato a quello dell’insetto vettore. In tarda primavera gli adulti di Monochamus spp. sfarfallano emergendo da tronchi di legno morto in cui hanno passato l’inverno; successivamente volano su piante sane ed iniziano a rodere il legno tenero. Se colonizzati da B. xylophilus, le ferite procurate dall’attività trofica di questi insetti favoriscono la penetrazione dei nematodi. Una volta introdotti, i nematodi cominciano a riprodursi nei canali resiniferi e nei tessuti cambiali. La pianta compromessa diventa attrattiva per altri insetti xilofagi (o per gli stessi Monochamus) che veicolano funghi ophiostomatoidi, per lo più afferenti ai generi Ceratocystis ed Ophiostoma che conferiscono una caratteristica colorazione bluastra al legno nota come “azzurramento del legno”. Questi funghi rappresentano un’importante fonte di cibo per i nematodi dopo la completa devitalizzazione dell’ospite. A questo punto, gli insetti vettori presenti nel legno devitalizzato (allo stadio di pupa) vengono invasi dai nematodi, pronti a essere trasportati all’esterno una volta avvenuto lo sfarfallamento dei nuovi adulti.
Bursaphelenchus xylophilus è per lo più associato a conifere afferenti al genere Pinus, sebbene con differenze a livello specifico in termini di suscettibilità. Tra le specie europee considerate più suscettibili si annoverano P. mugo, P. nigra, P. sylvestris e P. pinaster. In Spagna anche P. radiata è risultato suscettibile al nematode; al contrario, P. pinea non è mai stato trovato infestato anche in presenza di elevata pressione del nematode. Anche altre conifere afferenti ai generi Abies, Cedrus, Larix, Picea e Pseudotsuga possono essere ospiti di B. xylophilus, ma raramente sono stati segnalati danni.
Nel suo areale d’origine, B. xylophilus non ha determinato ingenti perdite di legname in quanto le specie di pino presenti sono risultate meno suscettibili. Al contrario, in Giappone ma più in generale nell’areale asiatico, dove il nematode è stato introdotto, le perdite sono risultate notevoli.
Le perdite stimate nella produzione di legno nell’Unione Europea a causa della diffusione e dei danni causati da B. xylophilus sono state stimate in 22 miliardi di Euro in 22 anni, con perdite nel volume in piedi in Portogallo e Spagna superiori all’80%.
Una volta colonizzata la pianta, B. xylophilus è in grado di muoversi attivamente all’interno dei tessuti del legno; tuttavia, ha bisogno di un insetto vettore per spostarsi da una pianta all’altra. Gli adulti del genere Monochamus possono volare attivamente: nei boschi fitti i voli dei coleotteri sono brevi ma, in aree più aperte e/o in assenza di ospiti, sono stati registrati voli su distanze ben più lunghe (>2 km fino a 40 km o più).
A livello internazionale, invece, il legno infestato è la principale via di diffusione di B. xylophilus, ancor più quando avviene in concomitanza con il trasporto degli insetti vettori; legno da imballaggio e pallets rappresentano un’altra potenziale via di diffusione del nematode.
Di non secondaria importanza è la capacità del nematode di colpire nuove piante ospiti anche a seguito della distribuzione sul terreno di residui di lavorazione derivanti da materiale infestato.
In Lombardia, il Servizio Fitosanitario Regionale svolge attività di sorveglianza nei confronti di B. xylophilus e dei suoi potenziali vettori nelle aree considerate più a rischio di introduzione quali foreste di conifere, giardini e siti pubblici.
Negli ambienti naturali, le principali attività riguardano l’analisi visiva delle piante alla ricerca dei principali segni e sintomi delle infestazioni, quali l’avvizzimento e l’ingiallimento degli aghi, la riduzione e/o l’interruzione degli essudati oleoresinosi nonché la presenza di fori e gallerie di cerambicidi riconducibili al genere Monochamus. In tali contesti, il Servizio Fitosanitario Regionale esegue anche attività di trappolaggio di insetti adulti del genere Monochamus al fine di verificare l’assenza del nematode all’interno degli insetti vettori catturati nonché l’eventuale introduzione in Italia di nuove specie vettrici dello stesso genere.
Vista la capacità di B. xylophilus di diffondersi anche in assenza di vettori attraverso legname infestato, imballaggi e residui di lavorazione derivanti da materiale infestato, il Servizio Fitosanitario Regionale esegue attività di controllo nei siti di lavorazione/stoccaggio del legname e nei siti commerciali che usano materiale di legno da imballaggio e pallets; tale attività viene svolta anche nei confronti del legname di conifere in importazione.
Tutte le indagini sono svolte in accordo con le indicazioni del Documento Tecnico Ufficiale (DTU n. 57) del Servizio Fitosanitario Nazionale.
Europea
Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/292 della Commissione del 18 gennaio 2024 che modifica il Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/1217 per quanto riguarda il periodo di deroga e gli organismi nocivi rilevanti per l’introduzione nel territorio dell’Unione di piante nanizzate naturalmente o artificialmente, da impianto, di Chamaecyparis Spach, Juniperus L. e alcune specie di Pinus L., originarie del Giappone.
Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/2210 della Commissione del 22 dicembre 2020 che modifica gli allegati III, VI, VII, IX, X, XI e XII del Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/2072 per quanto riguarda le prescrizioni relative alla zona protetta dell'Irlanda del Nord e i divieti e le prescrizioni per l'introduzione nell'Unione di piante, prodotti vegetali e altri oggetti in provenienza dal Regno Unito.
Decisione di Esecuzione (UE) 2018/618 della Commissione del 19 aprile 2018, che modifica la decisione di esecuzione 2012/535/UE per quanto riguarda le misure di prevenzione della propagazione nell’Unione di Bursaphelenchus xylophilus (Steiner et Buhrer) Nickle et al. (nematode del pino).