Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia lo scorso ottobre ha accertato ufficialmente la presenza di Anoplophora glabripennis, noto con il nome di Tarlo asiatico del fusto, sul territorio dei comuni di Treviolo e Curno in provincia di Bergamo; a seguito di ulteriori indagini sono state recentemente ritrovate alcune piante infestate anche a Bergamo città.
Si tratta di un parassita delle piante che viene accidentalmente veicolato dagli imballaggi in legno delle merci di provenienza asiatica, del tutto innocuo per l’uomo. La legislazione dell’Unione Europea lo ha inserito nella lista dei 20 organismi nocivi prioritari, cioè di quei parassiti, originari di altri continenti, che una volta insediati nei nostri ambienti, potrebbero causare significativi impatti economici, ambientali e sociali.
Il coleottero adulto è caratterizzato dalla presenza di macchie bianche sul dorso nero lucido e da lunghe antenne, le larve vivono a spese del legno di molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive prevalentemente in ambito urbano.
Maggiori informazioni su questo parassita e sul piano d’azione messo in atto da Regione Lombardia sono disponibili al seguente link oppure tramite l’app FitoDetective.
In questi giorni i tecnici di ERSAF, coordinati dal Servizio Fitosanitario, sono impegnati a svolgere il monitoraggio per verificare l’estensione dell’infestazione. Verranno controllate tutte le piante sia del verde pubblico che dei giardini privati. Si chiede alla cittadinanza di fornire la massima collaborazione.
Per contenere la diffusione del parassita e permetterne l’eradicazione, le piante infestate da Anoplophora glabripennis verranno abbattute a cura e spese di Regione Lombardia. In accordo con i proprietari, le piante distrutte saranno sostituite con specie non sensibili all’insetto.
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