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Aphelencoides besseyi (Foto di: Stefano Sacchi, Laboratorio del Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia)

Sezione Nematologia

I nematodi sono gli animali più abbondanti sulla Terra, tanto che ne sono state descritte oltre 20,000 specie diverse. Hanno colonizzato tutti gli habitat con le più svariate forme di vita; si ritrovano nematodi nelle acque salmastre e nelle acque dolci, nei suoli, nelle grotte, adattati a vivere nei climi glaciali così come negli aridi deserti. Possono comportarsi da liberi predatori, detritivori e decompositori, ma talvolta anche da parassiti.

La nematologia agraria, quale scienza che studia i nematodi parassiti delle piante, si è sviluppata a partire dalla fine del XVIII secolo quando la microscopia ha consentito di associare diverse sindromi alla silente presenza di piccoli vermi in grado di parassitare le piante nelle loro radici, nei fusti, nelle foglie e nei frutti.

Oggi, i nematodi rivestono una grandissima importanza in ambito agrario: si stima che tutti gli anni le perdite dovute alla loro azione si attestino intorno al 15% su scala mondiale. I nematodi producono danni alle piante penetrando e distruggendo i tessuti (Ditylenchus spp., Pratylenchus spp., Radopholus spp.) sottraendo acqua, soluti e fotosintati (Criconema spp., Xiphinema spp.), alterando il fisiologico equilibrio ormonale (Meloidogyne spp.) e ancora veicolando patogeni sia in quanto vettori diretti (Longidoridae vettori di Nepovirus) sia attraverso l’apertura di vie preferenziali per l’ingresso di funghi e batteri. La loro presenza si manifesta con sintomi aspecifici (clorosi generalizzata, nanismo, stentata vigoria) spesso erroneamente attribuibili ad altri fattori biotici e abiotici. La pianificazione di interventi di contenimento non può quindi prescindere dalla diagnosi precoce e dall’identificazione specifica di questi parassiti.

Tra i nematodi di interesse agrario si annoverano anche quelli che si comportano da entomopatogeni, impiegati in vari settori produttivi per il contenimento delle popolazioni di insetti dannosi.

In tale contesto, la sezione di Nematologia effettua analisi per l’identificazione di nematodi mediante tecniche classiche basate sui caratteri morfologici e tecniche molecolari in conformità ai protocolli riconosciuti a livello nazionale, europeo ed internazionale.

La sezione di Nematologia è accreditata secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 per Aphelencoides besseyi (identificazione morfologica) e per Globodera pallida e G. rostochiensis (identificazione morfologica).

 

Informazioni e contatti

Responsabile di sezione: Dott. Stefano Sacchi
tel: +39 031 320585
e-mail: stefano_sacchi_cnt@regione.lombardia.it