Xylella fastidiosa è un batterio patogeno altamente virulento in grado di infettare oltre 500 specie di piante in tutto il mondo ed è causa di ingenti perdite economiche, sia a livello produttivo sia per gli elevati costi di monitoraggio e contenimento.
In Italia, il patogeno è stato segnalato per la prima volta su olivo nel 2013 e ancora oggi è presente nelle piantagioni del Salento (Puglia, Italia meridionale) ma anche in numerose altre regioni europee ed extra europee.
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Originariamente individuato esclusivamente in America, Xylella fastidiosa si è poi diffuso in Asia e in Europa. Nel 2013, X. fastidiosa è stato segnalato a Taiwan su vite e nello stesso anno in Puglia su olivo. Successivamente è stato rinvenuto in diversi altri paesi fra cui: Iran su vite e mandorlo (2014), Francia su mirtifoglio (Polygala myrtifolia, 2015), Isole Baleari (2016) e Germania su oleandro e rosmarino (2016); inoltre nel 2016 sono state intercettate in Europa piante di caffè, infette, provenienti da vari paesi dell’America.
Per maggiori informazioni sulla diffusione di X. fastidiosa visualizza la mappa dell’EPPO.
La specie X. fastidiosa è suddivisa in ulteriori sei sottospecie caratterizzate da una forte associazione nei confronti di una specie/gruppo di piante ospiti. Le più frequentemente segnalate sono: i) X. fastidiosa subsp. fastidiosa, responsabile della cosiddetta “malattia di Pierce” su vite; ii) X. fastidiosa subsp. sandyi su oleandro (Nerium oleander); iii) X. fastidiosa subsp. multiplex; iv) X. fastidiosa subsp. pauca associata a Citrus spp., Coffea spp. e Olea spp.
Riconoscere i sintomi di questa malattia non è semplice in quanto sono spesso aspecifici e possono essere confusi con altre malattie o, in alcuni casi, essere completamente assenti. Inoltre, sono diversi a seconda della specie ospite considerata.
Generalmente, una pianta infetta può mostrare bruciature o imbrunimenti ed appassimenti fogliari, nonché deperimento di ramoscelli e rami. In presenza di infezioni gravi si osserva un arresto della crescita ed eventualmente la morte della pianta.
In Italia, i sintomi riconducibili a Xylella fastidiosa su olivo sono il disseccamento della chioma che interessa rami isolati, intere branche e/o l’intera pianta, imbrunimenti interni del legno a diversi livelli, dai giovani rami, alle branche al fusto e disseccamento fogliare a partire dalla parte apicale e/o marginale. Quest’ultimo sintomo conferisce un aspetto bruciato alla pianta e in taluni casi, se diffuso, può portare alla morte della stessa.
Studi nel sud Italia hanno dimostrato che gli olivi secolari delle cultivar locali, Cellina di Nardò e Ogliarola salentina, sono le più sensibili.
Xylella fastidiosa ha un’ampia gamma di piante ospiti coltivate, ornamentali e selvatiche. L’elenco completo comprende circa 595 specie ospiti ed è disponibile nella banca dati dell’European Food Safety Authority (EFSA) (consulta l'elenco).
Tra gli ospiti di Xylella fastidiosa si annoverano: mandorlo, ciliegio, rosmarino, oleandro, mirto, alaterno (Rhamnus alaternus), ginestra (Spartium junceum), Westringia fruticosa, Polygala myrtifolia, mimosa (Acacia saligna), pervinca minore (Vinca minor) e pervinca rosea (Catharanthus roseus).
Xylella fastidiosa viene trasmessa mediante insetti vettori. Potenzialmente tutti gli insetti che si nutrono della linfa contenuta nei vasi xilematici delle piante infette possono contribuire alla diffusione del batterio. Ad oggi, in Italia, la specie vettrice più diffusa è Philaenus spumarius (anche noto come sputacchina); sebbene meno efficienti, possono contribuire alla diffusione di X. fastidiosa anche Neophilaenus campestris e Philaenus italosignus.
L’insetto adulto, spostandosi da pianta a pianta per nutrirsi, acquisisce il batterio dalle piante infette e lo trasmette alle piante sane, diffondendo l’epidemia. Il ciclo degli insetti vettori è molto influenzato dall’andamento climatico, tuttavia l’inizio della primavera è probabilmente il periodo migliore per contrastarne la diffusione: l’insetto è ancora nello stadio giovanile, facilmente localizzato sulle piante spontanee. L’eliminazione della flora spontanea su cui vivono le neanidi, con arature o trinciature, potrebbe favorire un significativo abbattimento della popolazione giovanile dei vettori presente nei campi e in particolare negli oliveti.
Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia effettua il monitoraggio delle piante ospiti e degli insetti vettori. Tra le azioni messe in atto si annoverano: ispezioni nei vivai; monitoraggi nelle aree urbane e nei siti di coltivazione delle piante ospiti (oliveti e vincheti); trappolaggi nelle autostrade e nelle aree di coltivazione; controllo delle piante ospiti all’ingresso della comunità (aeroporto di Malpensa). Il Servizio Fitosanitario Regionale si avvale inoltre di piante spia di Polygala myrtifolia dislocate sul territorio al fine di individuare tempestivamente l’eventuale comparsa del patogeno.
Tutte le indagini sono svolte in accordo con le indicazioni del Documento Tecnico Ufficiale (DTU n. 39) del Servizio Fitosanitario Nazionale.
Lo stesso Servizio partecipa ai piani di monitoraggio nazionale e cofinanziato dalla Comunità europea al fine di effettuare il controllo e ridurre il rischio di diffusione di X. fastidiosa. Nell’ottica di una gestione quanto più partecipativa, è stata promossa un’attività di divulgazione, anche al fine di poter formare gli Ispettori Fitosanitari e i tecnici.
Europea
Regolamento di Esecuzione (UE) 2021/1688 della Commissione del 20 settembre 2021 che modifica il Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/1201 per quanto riguarda gli elenchi delle piante ospiti e delle piante specificate e i metodi di prova per l’identificazione della Xylella fastidiosa.
Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/1201 della Commissione del 14 agosto 2020 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa (Wells et al.)
Nazionale
Ordinanza n. 3 del 26 maggio 2023 "Definizione aree indenni dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa nel territorio della Repubblica".
italiana.
Decreto 22 maggio 2023 "Abrogazione del Decreto 6 giugno 2019, concernente la definizione delle aree indenni dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa (Wells et al.) nel territorio della Repubblica italiana".
Decreto 24 gennaio 2022 "Adozione del Piano di emergenza nazionale per il contrasto di Xylella fastidiosa (Well et al.)".
Regionale
D.d.s. 22 dicembre 2022, n. 1899 "Piano regionale di emergenza per Xylella fastidiosa (Well et al.) – Abrogazione del d.d.u.o. n. 8316 del 10 luglio 2017".
Normativa nazionale abrogata
Decreto 7 febbraio 2019 relativo a "Modifica del decreto 13 febbraio 2018 concernente le misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa (Well et al .) nel territorio della Repubblica italiana".
Decreto 5 ottobre 2018 relativo a "Modifica del decreto ministeriale 13 febbraio 2018, concernente le misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa (Well et al. ) nel territorio della Repubblica italiana".
Decreto n. 4999 del 13 febbraio 2018 relativo a “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa (Well et al.) nel territorio della Repubblica italiana”.
Photogallery
Foto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf)