Hyphantria cunea Drury, 1770 (Ifantria americana; in inglese fall webworm) è un lepidottero Arctiidae dannoso per diverse specie di latifoglie ornamentali, frutticole e forestali. Si tratta di un organismo nocivo non regolamentato.
Hyphantria cunea è una specie originaria del Nord America. In Europa è stata segnalata per la prima volta negli anni ’40 del Novecento in Ungheria; in Italia è stata rinvenuta per la prima volta negli anni ‘80 in Emilia-Romagna, in provincia di Reggio Emilia e negli stessi anni si è diffusa anche in Lombardia. Attualmente risulta diffusa nel Nord e Centro Italia.
Per maggiori informazioni sulla diffusione di H. cunea visualizza la mappa dell’EPPO.
Gli adulti di H. cunea misurano dai 11 ai 15 mm circa di lunghezza, con un’apertura alare di circa 25-30 mm e il loro corpo è ricoperto da una pubescenza di colore bianco; le ali possono essere completamente bianche o con numerose macchie di forma variabile e di colore nero.
Le larve appena schiuse misurano circa 2 mm di lunghezza e raggiungono i 30-35 mm a maturità, la loro colorazione varia dal giallastro nelle giovani larve al bianco-grigiastro-verdastro nelle larve mature; hanno una forma allungata, cilindrica e sono dotate di capo nero e ornate di lunghi peli eretti bianchi e nerastri che non sono urticanti e pericolosi per l’uomo e per gli animali.
Hyphantria cunea compie nei nostri ambienti due generazioni all’anno.
Gli adulti sfarfallano in primavera inoltrata, dalla fine di aprile a tutto maggio. Le femmine depongono un elevato numero di uova (circa 600) sulla pagina inferiore delle foglie delle piante ospiti.
Le larve nelle prime età sono gregarie, rodono le foglie e tessono tele sericee con le quali raggruppano germogli e foglie. Dalla quinta-sesta età in poi si disperdono sulle piante e defogliano voracemente le piante ospiti, fino a completo sviluppo. Una volta raggiunta la maturità tra la fine di giugno e inizio luglio, si rifugiano in anfrattuosità corticali o in altre tipologie di ricovero e lì si incrisalidano. Dopo 10-15 giorni circa emergono nuovi adulti che si accoppiano, depongono nuove uova e danno origine alla seconda generazione di larve, più dannosa della prima. Le nuove larve si nutrono fino alla fine di settembre circa, dopodiché cercano anfratti dove incrisalidarsi e passare l’inverno.
I segni tipici di una pianta infestata da H. cunea sono i nidi sericei biancastri sulle chiome (possono essere individuati sulle foglie e sui rami) e la presenza di rami defogliati che, nel caso di infestazioni di notevole entità, possono interessare l’intera pianta ospite.
Gli adulti di H. cunea possono essere confusi con quelli di Euproctis chrysorrhoea Linnaeus, 1758, un altro lepidottero defogliatore; tuttavia, le larve sono ben distinguibili in quanto quelle di E. chrysorrhoea sono di colore nerastro, con macchie di pubescenza bianca e con il capo di color bruno.
Hyphantria cunea è una specie polifaga e può attaccare latifoglie ornamentali, frutticole e forestali, sia piante arboree che arbustive. In letteratura sono riportate circa 200 specie ospiti in Europa e tra quelle preferite rientrano i gelsi (Morus alba e M. nigra) e l’acero americano (Acer negundo).
I danni associati alle infestazioni da H. cunea sono dovuti all’attività trofica dalle larve che si nutrono delle foglie delle piante ospiti, scheletrizzandole. I peli che ricoprono le larve non sono urticanti.
Hyphantria cunea è una specie ampiamente diffusa in tutta l’area della pianura padana e si sposta volando tra le numerose specie ospiti. L’espansione dell’areale è stata possibile grazie agli adulti, che sono discreti volatori e alle larve, che facilmente si fanno trasportate dai veicoli. Anche la mancanza di efficaci nemici naturali, predatori e parassitoidi, ha facilitato la rapida diffusione di questo lepidottero, dotato inoltre di notevoli capacità di adattamento.
Non è previsto nessun intervento specifico da parte del Servizio Fitosanitario Regionale; tuttavia, per contenere massicce infestazioni di questo insetto è consigliabile intervenire con uno specifico trattamento a base di Bacillus thuringiensis contro le larve di seconda generazione (indicativamente a fine luglio-inizio agosto) e di limitarsi all’asportazione meccanica dei nidi nei confronti di quelle di prima generazione. Per eventuali interventi di contenimento è disponibile un documento tecnico (clicca qui).
Si ricorda che per l’utilizzo di prodotti fitosanitari professionali è obbligatorio essere in possesso dell’abilitazione per l’acquisto e l’utilizzo degli stessi. In caso di trattamenti di tipo hobbistico è invece possibile impiegare prodotti fitosanitari che riportano in etichetta la specifica “ad uso non professionale”.
Non esiste attualmente una normativa specifica riguardante H. cunea.